Prendere una parte dei propri risparmi e acquistare oro, in lingotti, monete o barrette. Trasformare i propri soldi in metallo, che ha un valore che non subisce l’inflazione. È un modo per conservare il potere di acquisto di una parte dei propri introiti. È possibile tenere l’oro fisicamente in casa o affidarsi alle banche in cui si acquista che lo detengono in una sorta di conto virtuale, in modo da poter gestire, controllare e rivenderlo. Per mantenere il suo valore o aumentarlo è necessario anche rivenderlo quando i prezzi salgono, e saper attendere se il costo dell’oro scende perché anche il proprio capitale scende.
L’oro è un investimento a lungo termine e si deve diffidare di chi promuove grandi investimenti e guadagni. Il prezzo del metallo è infatti molto variabile, di ora in ora, motivo per cui anche il valore del proprio capitale sale e scende in relazione a questo.
Per farvi un’idea, la mattina del 20 giugno 2019 il costo dell’oro potrebbe essere di 38,65 euro al grammo, lo acquistate, e la sera alle 20:00 ha un costo di 38,55 euro: ciò significa che rivendendolo perdereste 0,10 centesimi per grammo, ma potrebbe accadere anche il contrario, se il suo costo aumentasse.
È possibile dunque guadagnare realmente su medie/grandi somme di investimento, e a lungo termine, in lassi di tempo stimati di 10-15 anni, e aggiungendo delle somme con cadenza mensile. Se il periodo di tempo vi sembra lungo, ciò è derivato proprio dalla volatilità dei costi dell’oro. È necessario verificare costantemente i prezzi tramite avvisi e anticipazioni delle grandi banche centrali e conoscere le modalità di gestione del proprio capitale. È importante realizzare che vi è la possibilità anche di perdere temporaneamente il denaro per poi anche riacquistarlo, sempre in relazione alla quotazioni dell’oro. per comprendere meglio, si osservi anche la tabella qui di seguito riportata, che fa bene comprendere quanto le oscillazioni siano numerose e quanto siano corrispondenti a perdite e guadagni:
PERIODO | QUOTAZIONI ORO AL GRAMMO |
---|---|
15/06/2019 ORE 9:00 | 36,78 euro |
15/06/2019 ORE 20:00 | 35,92 euro |
21/06/2019 ORE 4:00 | 45,20 euro |
21/06/2019 ORE 9.00 | 44,49 euro |
21/06/2019 ORE 23:00 | 44,99 euro (STABILE) |
22/06/2019 ORE 23:00 | 44,99 euro (STABILE) |
23/06/2019 ORE 23:00 | 44,99 euro (STABILE) |
24/06/2019 ORE 23.00 | 44,99 euro (STABILE) |
25/06/2019 ORE 1:00 | 45,82 euro |
25/06/2019 ORE 2:00 | 45,78 euro |
25/06/2019 ORE 3:00 | 45,83 euro |
25/06/2019 ORE 7:00 | 45,76 euro |
25/06/2019 ORE 9:00 | 46,05 euro |
26/06/2019 ORE 1:00 | 45,61 euro |
27/06/2019 ORE 12:00 | 45,92 euro |
In modo semplice, e mai con la pretesa di essere precisi e esaustivi, è possibile fare delle brevi riflessioni sui possibili guadagni con oro da investimento. Partiamo da una semplice affermazione:
- nel 2005 un’oncia di oro costava 380 euro circa
- nel 2015 sale a 1.080 euro
- Al giugno 2019 1 oncia ha un valore di 1.228 – 1.312 euro.
Naturale che questo sia un bilancio positivo, in quanto si fa riferimento ad un eventuale importo di un investimento a lungo termine di 10 anni. Potrebbe non essere stato su questi valori a metà del suo percorso, dopo 5 anni, ad esempio. Quanto si guadagna è dunque legato all’andamento, al periodo d tempo durante il quale si detiene l’oro, e dall’importo investito, che fa la differenza.
Per esempio il 21 giugno alle ore 9:00 l’oro aveva un valore di 44.499,61 dollari al chilo che al 26 giugno alle ore 20:00 è salito al 45.327,25 dollari al chilo. Il 25/06 ha avuto un picco a 46.170,32 dollari al Kg. In questo caso, rivendendo le quote acquistate il 21/06 si avrebbe un guadagno in percentuale al proprio capitale: la differenza è di 1.607 euro circa. I maggiori esperti nel settore del trading, sono concordi nel confermare che a ogni periodo di tempo di investimento compreso dai 0-30 gg ai 10-15 anni, corrisponda una fase di guadagno e una di perdita, come di seguito si cerca di esplicare nella tabella seguente:
PIANO DI INVESTIMENTO | IPOTESI QUOTAZIONI | RISULTATO |
---|---|---|
0-30 gg | – 1,60 medio% | PERDITA |
30 – 90 gg | + 0,70% medio | GUADAGNO |
30 gg – 6 mesi | + 0,70% medio + 0,80% giorn. |
GUADAGNO |
6-12 mesi | + 0,90% (max) | GUADAGNO |
1 anno | – 24% | PERDITA |
2-5 anni | – 25,60% | PERDITA |
10-15 anni | + 350-1% | GUADAGNO |
È il valore dell’oro, il suo costo, quanto è stimato. È possibile vedere le quotazioni nei siti dedicati, di molto variabili di ora in ora.
Non è difficile. È sufficiente accedere su google digitando quotazioni oro e troverai numerosi siti che offrono questo servizio, anche senza registrazione, tra i migliori, i più intuitivi anche per i principianti, con le guide informative e la possibilità di consultare l’andamento dell’oro anche in lasso di tempi precedenti al momento in cui si fa la ricerca, possiamo segnalare:
- BullionVault
- Orovilla
- Bancometallifirst
- Investire in oro
- Coin Invest
In applicazione della legge n. 7/2000, l’Italia si è allineata alla direttiva 98/80/CE del Consiglio del 12 ottobre 1998 vigente nel resto degli Stati Europei permettendo ad un privato di acquistare e detenere nella propria abitazione oro da investimento.
È possibile richiedere il servizio di custodia presso dei caveau in cui si depositano i lingotti acquistati. Non tutti i siti on line dispongono però di questa funzione, motivo per cui se si ha l’intenzione di non ritirare fisicamente il metallo, si consiglia di scegliere solo le aziende che propongono questa soluzione, per evitare di trovarsi in seguito in difficoltà. Non si tratta comunque di una questione di spazio dal momento che un lingotto da un kg ha le dimensioni di uno smartphone, ma di sicurezza.
In base a una ricerca sui siti on line che commercializzano oro in barre, lingotti e monete, i costi di affitto dei preziosi – anche in modo virtuale – sono in percentuale alla somma investita e si attestano dallo 0,12-0,15% e fino allo 0,48%. Gli importi devono essere versati mensilmente o in un’unica soluzione annuale. L’oro fisicamente viene conservato nei caveau delle banche centrali o negli Istituti su cui si appoggia l’azienda che offre il servizio di custodia.
Pensate che la Banca d’Italia si pone al quarto posto come detentore mondiale di riserve auree, dopo la Fed, la Bundesbank e il Fondo monetario internazionale, ma solamente il 44% si trova conservato nel nostro Paese. La parte restante è conservata in caveau di altre banche centrali, il 43,29% negli Usa, il 6,09% in Svizzera e il 5,76% nel Regno Unito, – motivazioni ragioni storiche legate ai luoghi in cui il metallo fu acquistato – ma sopratutto da considerarsi una strategia di diversificazione che ha l’obiettivo di ridurre rischi e costi di gestione. Dati, Sole 24Ore.
L’oro fisico, in lingotto, barrette o monete, dopo l’acquisto deve essere ritirato dall’utente. L’oro finanziario viene acquistato e inserito in una sorta di conto virtuale dal quale l’utente può gestire tutte le operazioni in autonomia.
No. L’oro che permette di ‘guadagnare’ e conservare il potere di acquisto dei propri risparmi è esclusivamente l’oro da investimento. Si tratta di oro puro, commercializzato in:
- lingotti di peso non inferiore ad 1 grammo con titolo minimo di 995°/°°
- le monete d’oro con titolo superiore a 900 °/°°.
Si tratta di prodotti fabbricati interamente in oro per consentire il suo cambio in liquidità. Un prezioso costituito da una sola percentuale di oro e legato con altri materiali, come per esempio i gioielli che non potrebbero altrimenti essere indossati in considerazione che l’oro è un materiale relativamente morbido, non permette di avere una valutazione totale nel suo peso in oro. Si rischierebbe di perdere una buona parte dei soldi investiti per l’acquisto.
Attenzione, dunque, alle monete da collezione, per esempio, che non sono fabbricate interamente in oro ma ne contengono solo una parte: rischiereste di vedervi liquidare il denaro per la sola quantità di metallo prezioso presente nel prodotto, invalidando interamente l’obiettivo di guadagno che vi siete posti dal principio.
In base alla normativa, gli operatori professionali atti alla vendita di oro da investimento possiedono un abilitazione al commercio dell’oro. Devono essere in possesso di un capitale versato di 103.291 euro e un collegio sindacale. La loro sigla di riconoscimento è ‘Banco Metalli abilitato‘, ovvero una società in possesso dei requisiti necessari a certificare la loro funzione di vendita e la purezza dei metalli preziosi. Alcuni operatori professionali in oro possono vendere ma anche produrre oro da investimento ai sensi dell’abilitazione sopra descritta.
Le aziende fabbricanti devono essere iscritte al registro degli assegnatari dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, tenuto dalle camere di commercio, ai sensi dell’art.14 del dl del 22 maggio 1999, n. 251, operazione necessaria per certificare i propri prodotti di vendita. Per ottenere il marchio di identificazione, infatti i fabbricanti, gli importatori ed i commercianti devono fare domanda dietro pagamento di quota per il diritto di saggio e marchio. Una volta ottenuto, deve essere rinnovato annualmente, pena la revoca da parte della camera di commercio che provvede al ritiro del marchio di identificazione ed alla cancellazione dal registro. Per ricapitolare e comprendere meglio, ricorda che le aziende che commerciano oro da investimento devono necessariamente essere in possesso dei seguenti requisiti:
CARATTERISTICHE AZIENDE ABILITATE | REQUISITI |
---|---|
ABILITAZIONE | Commercio oro da investimento |
ISCRIZIONE REGISTRO | Registro degli assegnatari dei marchi di identificazione dei metalli preziosi |
STRUTTURA | – capitale di 103.291 euro – collegio sindacale |
SIGLA RICONOSCIMENTO | Banco Metalli abilitato |
PRODOTTI | – marchio di identificazione – titolo purezza |
I lingotti devono riportare le indicazioni su:
- peso
- titolo, che costituisce il grado di purezza
- marchio di identificazione, che costituisce la garanzia della sua purezza
Il titolo indica quale metallo prezioso stiamo acquistando, in questo caso oro (lingotti, monete, barrette) e in quale percentuale/proporzione in millesimi è contenuto l’oro. Per esempio: Au 750°/°°
Si tratta del rapporto in peso tra il fino ed il complesso dei metalli componenti la lega.
Il marchio di identificazione indica il soggetto che ha prodotto il lingotto. Si trova all’interno di un’impronta poligonale, dove è presente la sagoma di una stella a cinque punte che riporta il numero attribuito all’azienda assegnataria e la sigla della provincia in cui ha sede legale. Per esempio: 1825 RO
La normativa in materia è il decreto legislativo del 22 maggio 1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, ideale per ottenere qualche approfondimento in più.
Sì, ne certificano la purezza. Il marchio di identificazione e l’indicazione del titolo sono impressi sui metalli preziosi e sugli oggetti (gioielli per esempio) prima di essere messi in commercio. L’obbligo di marchio e titolo vale anche per prodotti eseguiti per conto del committente e con materiale fornito da lui stesso, come nel caso in cui si richieda di trasformare dell’oro ‘vecchio’ in altro prezioso/gioiello.
La matrice del marchio di identificazione è realizzata dalla camera di commercio competente: esiste in quattro grandezze per essere incise nei diversi prodotti.
Sì, lingotti e monete d’oro possono essere venduti di nuovo in qualsiasi momento agli operatori della Banca d’Italia ma anche presso le società che acquistano oro.
Nel caso di oro fisico, ovvero quello che può essere detenuto in abitazione o nelle cassette in affitto di un istituto bancario, è possibile venderlo a terzi con le quotazioni del momento. Se invece avete scelto di tenere il vostro oro in modo ‘virtuale’, acquistando on line e gestendo il vostro prodotto direttamente da un account, potrete rivenderlo dal sito della società.
Il vantaggio è quello di poter avere una somma di denaro immediata quando le quotazioni salgono e avrete guadagnato la differenza tra costo di acquisto e prezzo finale di nuova vendita.
Se entrambi contengono la stessa percentuale di purezza di oro, non vi sono delle enormi differenze per la realizzazione della identica liquidità a seguito della vendita. Le differenze tra i due prodotti – se si detengono in casa, sono la densità, e la reperibilità. Le sterline infatti sono maggiormente presenti sul mercato e maggiormente preferite dagli investitori, questo comunque non fa sollevare il loro valore sempre legato all’andamento delle quotazioni.
Partiamo dal fatto che le quotazioni dell’oro salgono e scendono in continuazione, per questo motivo è sempre il momento giusto per acquistare. In un primo momento si potrebbe pensare di non guadagnare sul proprio capitale, ma anche a distanza di un’ora si potrebbe avere dei risultati differenti. È naturale che gli avvisi di aumento delle quotazioni dell’oro dati dalle Banche centrali sono importanti da seguire, perché acquistando nella giornata x a un costo, se i prezzi salgono, nella giornata successiva si potrà rivendere a un prezzo maggiore.
Prima di investire il proprio denaro è importante effettuare uno studio personale del mercato, per capire se – come indicato dai maggiori esperti nel settore degli investimenti – sia un momento ideale oppure no. In linea generale, è consigliabile acquistare quando le quotazioni sono in ascesa ma non sono molto elevate in modo che l’oro acquistato maturi un proprio valore quando lo abbiamo già in nostro possesso. Si potrà poi rivenderlo quando le quotazioni ci sembrano in maggiore aumento, con aumenti superiori ai costi che abbiamo investito.
Gli esperti del settore suggeriscono sempre di investire le quote che non sono necessarie per vivere, oltre ad:
- acquistare nei primi mesi dell’anno, anche se non ci sono delle vere e proprie statistiche o regole sui periodi migliori per effettuare questa tipologia di operazioni.
- Ultimo, ma non per importanza, è la strategia per cui alcuni studiosi del settore suggeriscono di investire in azioni di società minerarie, per garantirsi una maggiore rapidità nella realizzazione della liquidità, ma anche queste sono legate alla quantità di prodotto estratto, dunque da non considerasi una soluzione maggiormente conveniente, ma legata comunque ad altri fattori che ne determinano in modo rapido la sua ascesa e discesa nel valore.
Due cose, che non sono proprio entrambe da fare ma da imparare e realizzare mentalmente.
- La prima è quella di verificare costantemente l’andamento delle quotazioni sui siti ufficiali, in cui è possibile inserire un determinato lasso di tempo (da …. a…. ) per esempio il mese precedente, 30 giorni, e consultare l’andamento di ascesa, e le percentuali di queste variazioni. In questo modo è possibile farsi un’idea del periodo in cui verte l’oro, se ideale, de medio, se conveniente o meno.
- È importante considerare che l’oro tutela il potere di acquisto del denaro, in quanto meno soggetto all’inflazione, ma è da ritenersi un investimento per guadagnare solo su cifre importanti e con investimenti a lungo termine, dai 10 ai 15 anni perlomeno, periodo in cui si è continuato ad investire la stessa somma almeno con cadenza mensile. Si parla di un percorso in aumento dell’1% nei primi 6 mesi, per poi andare in ribasso fino ai 5 anni dello 0,80-70%, aumentando del 10% nei termini massimi fissati precedentemente.
Prima di investire i propri risparmi in oro è dunque importante prepararsi, comprendere l’andamento delle quotazioni, ma sopratutto essere coscienti che non si guadagna nell’immediato e che esiste il rischio reale di perdere il capitale investito, o comunque di non guadagnare nulla.
Non è una questione da sottovalutare. Per iniziare, in considerazione che ancora si è principianti e si deve imparare a conoscere l’andamento delle quotazioni e quando rivendere per guadagnare, è sempre meglio investire una cifra media in relazione al proprio capitale. Una somma che non è necessaria per vivere, evitando difficoltà economiche nei casi in cui si possa ridurre o perdere l’intero investimento. Per comprendere meglio, osserva anche la tabella qui di seguito riportata:
CAPITALE | INVESTIMENTO | QUOTA INIZIALE |
---|---|---|
50.000 euro | 20% | – 10.000 EURO – lingotto da 250 gr |
Se per esempio si ha una quota di 10-20 mila euro da investire, l’ideale sarebbe di cominciare con un massimo del 20%, diversificando anche gli acquisti, riducendo così anche il rischio di perdita su un unico settore.
Mediamente ha un costo odierno, a giugno 2019, dalle 41 mila alle 45 mila euro. Ha una lunghezza di circa 11-12 cm per un diametro di 5 cm e uno spessore di 9,5 mm. Il titolo deve essere almeno 999. Il taglio da un chilo ha un costo inferiore – in proporzione al quantitativo di oro – rispetto alle pezzature più piccole.
Per esempio, un lingotto da 10 gr ha un costo variabile dalle 445 alle 480 euro (arrivando dunque ad avere un costo di 48 mila euro al chilo).
In commercio esistono numerose pezzature, partendo da 1 gr, dal costo di 90 euro circa, a seguire da 2,5 grammi, e dai 5 grammi con un costo che si aggira dalle 230 alle 260 euro, per salire ai 10 gr, 50 gr, 100 gr, 250 gr e 500 gr del costo quest’ultimo variabile dalle 20.600 euro alle 21.200 euro. Osserva anche la tabella qui di seguito riportata:
ORO AL GRAMMO | COSTO |
---|---|
1 gr | 90 euro |
2,5 gr | 135 euro |
5 gr | 232-240 euro |
10 gr | 441-444 euro |
20 gr | 850-60 euro |
25 gr | 1.059-1.065 euro |
50 gr | 1.312-1.315 euro |
100 gr | 4.100-4.300 euro |
150 gr | 6.150-6.170 euro |
250 gr | 10.232-10.311 euro |
500 gr | 20.470-21.200 euro |
1 kg | 40-45.000 euro |
Naturalmente i lingotti da 5 a 50 gr sono sicuramente le più facili da vendere, perché costando meno – dalle 235 euro ai 2.100 euro circa – è possibile comporre il prezzo che il cliente desidera investire.
Nel caso di barre superiori, per esempio da 500 gr, per un costo dalle 20.600 ai 21 mila euro, non vi è flessibilità, in quanto non è facile tagliere la quota che si intende vendere, per esempio 100 gr. Barre e lingotti da un chilo hanno un prezzo di mercato inferiori ma possono essere venduti solo a chi intende spendere dalle 40 alle 45 mila euro, in relazione alle quotazioni oro del momento.
Le società che offrono oro da investimento, come anche indicato precedentemente, devono essere operatori abilitati alla funzione e devono disporre di prodotti certificati nella purezza della percentuale di metallo prezioso, con marchio di identificazione e titolo. È infatti frequente sul web trovare numerose proposte di investimento, ma sono in tante a presentare l’avviso di ‘Attenzione, è possibile perdere tutto il capitale’. Non che questo possa non accadere sui siti abilitati, ma ciò che conta è principalmente acquistare dell’oro effettivamente puro, ritrovandosi ad avere la liquidità spettante in relazione alle quotazioni dell’oro sul momento, quando si dovrà rivendere il metallo.
In base a una breve ricerca, e anche considerando i feedback, non solo di guadagno ma serietà, servizio di custodia, facilità e intuizione nella gestione dell’oro acquistato, possibilità di verificare tramite un programma le quotazioni dell’oro e anche consultare in dei periodi specifici l’andamento, possiamo indicare i siti on line qui sotto, proponendo anche le caratteristiche che potrebbero aiutare l’utente a sceglierne uno anziché un altro, in relazione alle proprie esigenze:
- BullionVault, è quello in cui ci siamo trovati meglio nella ricerca delle informazioni. È possibile acquistare e vendere oro direttamente on line, attraverso un account dedicato. Tutte le informazioni sono presenti nella home nella sezione Guida agli investimenti.
Per l’acquisto è necessario un tempo massimo di 2 giorni, iniziando il proprio investimento cliccando su ‘Apri un conto‘. Successivamente si deposita la somma che si intende investire, e si convalida l’account con un documento d’identità e un estratto conto. Abbiamo notato che nella prima funzione, la società regala 4 gr di argento per imparare a gestire le funzioni del sito.
È presente anche un sistema in cui è possibile consultare minuto per minuto le quotazioni dell’oro e decidere di verificare l’andamento nel tempo, stilato con dei grafici molto intuitivo. Al di sotto di questo programma si ritrovano le informazioni su quotazioni, parole chiave, investimenti, consigli e suggerimenti ‘non casuali’, ma legati agli avvenimenti del mercato dell’oro.La società offre la possibilità di ricevere a casa l’oro fisico tramite un corriere assicurato o un servizio di custodia presso camere blindate dedicate. I costi compresi di assicurazione sono addebitati direttamente sul conto e ammontano allo 0,12% con cadenza mensile, e soggetto ad un minimo di 4$.
- Italpreziosi, è una società italiana con sito on line per la commercializzazione e rivendita dell’oro tramite account sul web. Dispone di impianti di affinazione di metalli preziosi provenienti da miniere, scarti industriali e gioielli riciclati ceduti da privati e istituti bancari per la produzione finale di lingotti, barre e monete d’oro da investimento.
Questa azienda è relativamente recente, infatti è solamente dal 2012 che si avvale della piattaforma on line PGP (Physical Gold Platform) in collaborazione con un’altra piattaforma per la vendita di oro da investimento all’interno di un canale bancario, la Directa SIM che vanta circa 180 Istituti Bancari convenzionati, di cui circa 70 sono italiani. È proprio tramite questa sezione del sito che è possibile gestire il proprio capitale in oro, consultare le quotazioni e il loro controvalore in dollari, euro e sterlina (GBP).
- Plus500, si tratta di una piattaforma di trading on line di CFD, ovvero anche di contratto per differenza e di azioni, che non coinvolgono solo l’oro ma anche altri metali, come argento e platino, ma anche gas naturali, che è possibile acquistare e rivendere direttamente tramite portale e con la visualizzazione in tempo reale delle quotazioni. Al lato di ogni prodotto è inserita una parte cliccabile.
Si accede tramite registrazione e attivazione di un conto personale, ma prima di farlo, è possibile consultare la demo grafica informativa sul ‘come fare’ e scegliere tra una delle due funzioni ‘Denaro reale, con apertura conto‘ o ‘Modalità demo, prova a negoziare con quote reali‘. Quest’ultima opzione particolarmente indicata per farsi un’idea sulle modalità di gestione successiva all’acquisto. Per l’oro si parte da quote di 500 euro con l’acquisto di barre, lingotti o monete, ma su questo sito l’operazione principale è di commercio e vendita. È necessario fare un giro nel sito e leggere tutte le info a riguardo e gli strumenti che è possibile utilizzare per avviare le operazioni di gestione.
Sì, se si desidera rivendere l’oro acquistato tramite trading e la piattaforma online della società in cui si è investito il proprio capitale. È un’operazione che può spaventare per chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’oro da investimento ma è una questione di sicurezza sopratutto per l’utente che avrà un account dedicato, confermato dai propri documenti, e la possibilità di fruire di un allarme a seguito di movimenti di denaro ‘sospetti’. Dall’altra parte è una sicurezza per i venditori/acquirenti con cui l’utente andrà a confrontarsi nella vendita on line, che come lui, sono stati identificati preventivamente dalla società.
Non vi è invece bisogno di registrazione – non in tutti i siti perlomeno – o di apertura di un conto, se si sceglie di acquistare dei metalli preziosi ma di non fruire della vendita on line. Solitamente però, l’utente che decide di investire il proprio capitale in questo modo ha l’interesse del guadagno, e questo è molto più semplice se guidato dalle informazioni che la società dispone nell’ambito del trading, la possibilità di utilizzare gli strumenti di valutazione del rischio, l’accesso alle quotazioni in tempo reale, la creazione di un piano di risparmio e l’accesso anche alle possibilità di versificare i propri acquisti in base all’andamento dell’oro. Difficilmente – almeno per i principianti in questo settore – ‘con dei lingotti in mano’ possono affrontare degli investimenti scambiando oro con liquidità, almeno che non si scelgano dei compro oro altamente quotati sul mercato.
È possibile, basta semplicemente scegliere uno dei tre siti on line indicati sopra e fare domanda di ricezione dell’oro fisico direttamente presso la propria abitazione, o poi scegliere se detenerlo in casa o affittare una cassetta di sicurezza, per esempio presso la propria banca; oppure consultare anche uno dei siti qui di seguito indicati, che nascono proprio per la commercializzazione di preziosi non includendo la vendita on line. Si tratta di diversificare anche gli acquisti, in quanto sono da considerarsi dei veri e propri mercati dell’oro in ogni aspetto da lingotti, barre e monete, con la possibilità di fruire anche di sconti, come un vero e proprio e-commerce:
- Investioro, vendita online di lingotti dai 5 gr per un prezzo di 230 euro circa, con diversificazione di prodotti come sterline, marenghi italiani e austriaci e sterline di Elisabetta II, di Giorgio V e Edoardo VII, pesos messicani e Kruggerand. Si tratta di vendita di oro fisico che viene inviato a casa senza spese.
L’operazione di vendita deve essere effettuata dall’utente, e infatti, nel sito è evidenziato anche l’idea di acquistare l’oro per investimento ma anche per fare un regalo (fornito in questo caso in confezione regalo). Nella Home è presente una sezione ‘Vendi il tuo oro‘ in cui si informa l’utente che per rivedere l’oro acquistato presso la loro società è possibile consultare le quotazioni aggiornate direttamente nel loro sito e recarsi in filiale, anche accendendo a un primo contatto telefonico con la società. - GoldDirect, un vero e proprio marketplace on line, con numerosi prodotti in vendita da lingotti, barre e monete fabbricate in tutto il mondo; alcune risultano anche in offerta in base alle quotazioni giornaliere sul mercato. Anche le pezzature e il peso sono differenti, dal grammo all’oncia troy.
Si accede tramite registrazione e apertura di un conto di trading per vendita dell’oro acquistato, o anche solo per l’acquisto e l’invio fisico dei prodotti acquistati. In questo caso è indicata la necessita di una valutazione preventiva della purezza dell’oro prima di poter essere commercializzato. È possibile fruire anche di un servizio di custodia in caveau che può essere richiesto e scelto al momento dell’acquisto. - Euronummus, affidabile e con numerosi feedback positivi, anche da parte di collezionisti, in considerazione che l’azienda non dispone della sola vendita di oro da investimento ma anche di metalli preziosi da collezione, come per esempio le 5 lire italiane con un costo di 8 euro.
Non abbiamo rilevato una sezione dedicata alla vendita on line, ma tramite la registrazione al sito è possibile richiedere anche la valutazione dell’oro da collezione e la successiva trasformazione in denaro liquido o oro da investimento. Esteticamente tutti i prodotti sono molto più belli e ogni prodotto può essere rivenduto privatamente o di nuovo all’azienda in base alle quotazioni sul mercato.
In questo caso non si acquista oro fisico, ma un valore. Se si sceglie di acquistare le azioni di aziende che estraggono o commercializzano l’oro, si ha la possibilità di ottenere un guadagno più rapido un termine di liquidità, se si ha naturalmente interesse a giocare su acquisto-vendita, e non si intende attendere un periodo di tempo fino ai 10 anni, come abbiamo anche preventivamente spiegato, in considerazione che oro è un investimento fonte di guadagno solo se considerato a lungo termine.
Questo perché le azioni delle società estrattive o minerarie si basano sulle materie prime di cui dispongono giornalmente, materiali che non perdono valore o meglio sono meno soggetti all’inflazione, ma allo stesso tempo sono azioni, sono valori, quote. Le azioni non sono dunque materiali ma possono essere liquidate con più rapidità.
Sulla convenienza di scegliere oro fisico o azioni ci sono molte versioni contrastanti: molti ritengono che l’oro fisico impieghi maggior tempo per fruttare ma che sia un investimento sicuro in caso di massimi periodi di inflazione o ‘shock’; mentre altri ritengono che lo siano le azioni ad avere una più rapide liquidità, ma sono comunque soggette alla quantità di metallo estratto.
Noi riteniamo che sia sempre questione di tempistica e della modalità che abbiamo in mente di utilizzare per la gestione del nostro capitale. È naturale che se abbiamo del tempo, l’oro fisico è maggiormente redditizio in quanto non soggetto a nessun altro valore, mentre le azioni lo sono, ma hanno il vantaggio della maggiore rapidità di vendita e di realizzare liquidità.
Si tratta di investimento in oro, dunque la prima cosa di cui accertarsi è la quantità di metallo prezioso contenuta per ottenere lo stesso ‘guadagno’ e sicurezza dell’oro da investimento. In linea generale però non è difficile rivenderle, in considerazione della pezzatura e dunque da prezzi inferiori e per la densità non ingombrante della sterlina.